In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto.
(Pablo Neruda)
Una, due e tre…
le versioni del bacio creato dal più straordinario pittore veneziano dell’Ottocento, Francesco Hayez.
“Se però v’è in Italia un dipinto al quale si possa ben aggiungere popolarità, ma che abbia saputo già acquistarne molta in tempi nei quali l’arte era par tanto aristocratica, questo è il Bacio di Francesco Hayez. … La donna e il suo bel cavaliere che Hayez pone avvincolati in un amplesso che non ha parola, sono le due soavi creature innamorate, cui Shakespeare ha dato fama immortale. Ma più che Giulietta e Romeo, [questi figure sono] di una donna idealmente gentile e di un giovane idealmente forte, che si danno uno di quei baci che l’amore vero solo conosce e nel quale è tutta l’anima di chi lo dà.” (L’Illustrazione italiana, 1877)

Francesco Hayez, Il bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera.
Il bacio, 1859-61, collezione privata.
Il bacio (abito bianco), 1861, collezione privata.
