“In tante loro tele, si sente vibrare e palpitare la luce e il calore; si sente lo stordimento della luminosità.” (Duranty, 1876)”
Nel bosco di smeraldo s’insinuano ombre fresche e profonde, che esaltano l’infiorescenza delle chiome degli alberi. Jeanne-Marguerite Lecadre, una lontana cugina di Monet, passeggia solitaria sul limitare del giardino della sua villa a Sainte-Adresse. Il prato ampio e soleggiato canta le melodie calde di giugno intonate al rosso della grande aiuola.
Claude-Oscar Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 5 dicembre 1926), Signora in giardino a Sainte-Adresse, 1867, Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
Di Monet e della sua visione della luce e della pittura, ne ho parlato in questo articolo pubblicato sull’Aula di lettere di Zanichelli.
