Ritratto di Angelika Kauffmann tra Pittura e Musica


Angelika Kauffmann, svizzera di nascita, italiana d’adozione, cittadina del mondo fu artista di fama internazionale e ammessa a molte Accademia di Belle Arti. Fu ritrattista di valore e pittrice di soggetti storici e allegorici. Eppure il suo destino poteva essere molto diverso. 

Musicista o pittrice? Questo è stato il dilemma che Angelika Kauffman ha dovuto sciogliere nella sua giovinezza. Figlia di un pittore, educata alle arti, sin dalla fanciullezza era anche un prodigio musicale apprezzato per la sua voce da soprano. Il fatto che cantasse già sicura in quattro lingue (tedesco, italiano, inglese, francese) poi aumentava il suo talento.

Alla fine scelse la via dell’arte e diventò pittrice. Questo dipinto illustra il dissidio interiore della scelta. 

Al centro l’artista, in semplice abito candido, affiancata da due personificazioni. 

La Musica, coronata di campanule azzurre e abbigliata di arancione, tiene in grembo uno spartito e tenta di trattenere la mano di Angelica; la Pittura, con un abito celeste e drappo svolazzante aranciato, tiene nella sinistra una tavolozza coi pennelli. Convince la fanciulla a dedicarsi all’arte perché con la mano destra indica un tempio greco sullo sfondo, una premonizione del suo radioso futuro: Angelica sarebbe diventata una delle più importanti personalità del periodo neoclassicismo.

Angelika Kauffmann (Coira, 30 ottobre 1741 – Roma, 5 novembre 1807), Ritratto di Angelica tra Pittura e Musica, 1792 


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