Natività della Vergine di Ghirlandaio


La festa della natività della Vergine Maria si celebra oggi, 8 settembre. Domenico Ghirlandaio ne ha dato una magistrale interpretazione negli affreschi realizzati sul finire del Quattrocento nella Chiesa fiorentina di Santa Maria Novella.

Una dimora principesca, con parati istoriati e arredi preziosi come l’armadio a intarsio dorato, è lo scenario sontuoso di questo episodio evangelico.

La stanza è decorata in alto da un bassorilievo che snoda un leggiadro corteo di putti dal sapore classico, un esplicito rimando alle cantorie del Duomo di Firenze realizzate da Donatello e da Luca della Robbia. Al di sotto del bassorilievo corre un’iscrizione latina “NATIVITAS TUA DEI GENITRIX VIRGO GAUDIUM ANNUNTIAVIT UNIVERSO MUNDO” (“La tua nascita, o Vergine madre di Dio, annunziò la gioia a tutto l’universo“).

Al centro della scena, il gruppo delle fantesche premurose e liete che attendono alla cura della neonata: una la culla dolcemente in braccio, l’altra versa l’acqua per il bagno in modo teatrale in una bacinella.

Sdraiata a letto, Anna, stanca ma vigile, sovrintende alle prime fasi della vita della figlioletta Maria. Da sinistra giunge un corteo di aristocratiche, che testimoniano con la sola presenza la loro fede. Sulla scala che scenografica si impone sulla sinistra, vi è raffigurato, come in un flashback, l’abbraccio tra Gioacchino e Anna. In un impianto prospettico rigoroso Ghirlandaio colloca le figure eleganti e rilevate con un cromatismo pacato ma ricco.

Questo affresco, rispetto all’intero ciclo, è considerato un capolavoro dal tono “intimo e quotidiano”. Una nota curiosa: Ghirlandaio ha apposto la sua firma sulle ante dell’armadiatura.

Domenico Ghirlandaio, Natività della Vergine, 1486-1490 c., Cappella Tornabuoni, Basilica di Santa Maria Novella, Firenze.


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