L’odalisca di Natale Schiavoni


Natale Schiavoni, in ogni parte del colorito valentissimo; ma nell’ombra poi inimitabilmente sommo (P. Selvatico, 1842)

Una moderna odalisca con turbante d’oro e veli indossa un vestito rosso con il corpetto slacciato, carico di promesse. L’aria complice incarna il sogno proibito dei collezionisti del tempo. 

Anche il poeta Ugo Foscolo fu sensibile alle bellezze ritratte dal pittore. L’artista si affermò nella ritrattistica e nei soggetti orientaleggianti con una personale lettura della tradizione pittorica veneta del Cinquecento. Trascorse la vita tra Chioggia, Milano, Trieste, Vienna, e a Venezia infine aprì a Palazzo Giustinian un’importante galleria d’arte.

Divenne famoso per le sue bellezze muliebri, dipinte con ambientazioni vagamente esotiche e seducenti, che gli valsero il soprannome di  “pittore delle grazie”. 

Natale Schiavoni (Chioggia, 25 aprile 1777 – Venezia, 16 aprile 1858), Odalisca, 1845, olio su tela, Civico Museo Revoltella, Trieste


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