Spiaggia di Cattolica di Corvaya


La canicola incombe. Il mare si sente ma non si vede. Il vociare dei bambini e gli urletti di gioia per i giochi si perdono in lontananza, nell’abbagliante chiarore della sabbia d’agosto. L’ombra rinfresca e ristora i vacanzieri. Qualche sedia a sdraio lasciata libera proietta brevi triangoli di frescura.

Riparato dall’ombra del tendone, il profilo della brunetta con il costume senape a fantasia sfugge all’intento descrittore del pittore, che è seduto sulla seggiola fuori dal campo. L’imperativo dell’abbronzatura va soddisfatto. L’aria stagnante risuona delle note della canzone dell’estate:

“Se potessi avere mille lire al mese
Farei tante spese, comprerei fra tante cose
Le più belle che vuoi tu”

Salvatore Corvaya (Licata, 21 aprile 1872 – Milano, 11 marzo 1962), Spiaggia di Cattolica, 1939, coll. priv


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