Giambattista Tiepolo ha il potere di trascinare il presente in un tempo mitico, in cui tutto è gioiosa fantasia. In un giardino rigoglioso e fragrante di profumi, alcuni putti scherzosi imprigionano in volo le bianche colombe, altri trascinano senza sforzo il carro della bellissima Flora, dea dei fiori e della Primavera. D’intorno le ghirlande fiorite impongono a tutti il festoso giogo della dea.
Il dipinto fu commissionato dal conte Francesco Algarotti, durante il suo soggiorno alla corte di Dresda di Augusto III, per farne dono al conte Heinrich von Brühl, primo ministro del regno. Con una scoperta piaggeria, Algarotti aveva paragonato le opere realizzate a Dresda dal ministro Brühl alle trasformazioni che Flora opera nel risvegliare la primavera. Scrive Algarotti: “L’influenza di Flora. . . trasforma i posti più selvaggi in luoghi deliziosi”.
E il dipinto di Tiepolo descrive un regno mitico e meraviglioso.
Giambattista Tiepolo (Venezia, 5 marzo 1696 – Madrid, 27 marzo 1770) “Trionfo di Flora”, 1743, olio su tela, 71.8×88.9 cm, Fine Arts Museums of San Francisco
