Perché non vi era denaro a sufficienza per comprarne di nuove. Soprattutto le scarpe. Avvolta nel suo scialle colorato, la fanciulla sta ascoltando la sentenza del ciabattino, che decreta l’impossibilità di riparare ancora una volta quello stivale. Nello sguardo mesto, nella testa inclinata, nelle mani saldamente intrecciate si sente tutto il peso della povertà.
Con scene di genere dal timbro schietto e popolaresco, Antonio Rotta ha raccontato la vita dei veneziani della seconda metà dell’Ottocento.
Antonio Rotta (Gorizia, 28 febbraio 1828 – Venezia, 10 settembre 1903), Il caso senza speranza, 1881, Walters Art Museum, Baltimora
