Un’altana in un quartiere di periferia. Tra le sterpaglie, cocci e utensili dimenticati, che fanno notare una certa incuria. I colombi sono i veri padroni: quelli appollaiati sulle casette appese o quelli che punteggiano l’ombra dell’antro che si apre sulla veduta di Firenze. Una donna, in pieno sole, si scherma lo sguardo per ammirare tetti, case, campanili e la cupola che in lontananza rifà eco alla forma dell’arco.
Odoardo Borrani si dedica alla pittura “di macchia” sia con scene di paesaggio che ritraggono la campagna toscana e i lavoratori, sia con scene di città, urbane e mondane.
Odoardo Borrani (Pisa, 22 agosto 1833 – Firenze, 14 settembre 1905), La mia terrazza – Firenze, 1865, Coll. priv.
