Premio speciale della critica – Premio Letterario Città di Grosseto 2025
Finalista al Premio Palmastoria 2024
Primo premio “Le parole di Lavinia 2024” – Centro studi Femininum Ingenium – Pomezia
Terzo premio – I MURAZZI – Circolo dei lettori di Torino 2024
Finalista al Premio Fiuggi Storia 2023
1938. L’Europa è sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale. La pittrice Tamara de Lempicka sta per sbarcare negli Stati Uniti d’America. Il capo dell’FBI, J. Edgar Hoover, temendo possa essere una spia al soldo del Servizio segreto russo, affida un’indagine sotto copertura a Clare Bryce, una brillante giornalista newyorkese.

Attraversando l’Europa nel biennio che precede l’inizio delle ostilità, Clare intervista molti personaggi dell’entourage della baronessa per smascherare i veri intenti della presunta spia.

Dall’infanzia dorata alla corte degli zar al matrimonio da favola, dalla fuga rocambolesca a Parigi ai difficili inizi come artista, dagli amori saffici alla tormentata relazione con d’Annunzio, al secondo matrimonio, la vita di Tamara è ricostruita in un girotondo tra mondanità e arte.
Spetterà a Clare Bryce il compito di dipanare gli eventi tra menzogna e verità, senza rimanere invischiata nelle trame di malia della pittrice e delle sue bellissime opere.
Dalla prefazione di Vania Gransinigh:
“…ripercorrendo le tessere di quel mosaico che fu la sua esistenza complessa e affascinante, se ne rimane rapiti e intrigati se non altro per quella modernità esibita che ci appare oggi estremamente anticipatrice e visionaria e che Valentina Casarotto, autrice di questo volume, ha saputo sottolineare con efficacia nella struttura stessa del racconto. […] Valentina Casarotto si muove con estrema disinvoltura tra i due piani, quello storico e quello biografico, ritessendo con estrema cura la trama e il contesto di un vissuto personale in cui risulta particolarmente difficile calarsi se non altro per il carattere indomito e calcolatore della protagonista.”
Il romanzo “Diva d’Acciaio. Il caso Tamara de Lempicka”, Gaspari Editore 2023, è acquistabile in tutte le librerie italiane e negli store online Amazon, Ibs, ecc.
Recensioni
Un romanzo che si rivela particolarmente interessante per la struttura originale e la prosa impeccabile, nel quale si intrecciano ricostruzione storica e fantasia, seduzione e passione per l’arte, famiglia e abnegazione al lavoro, affermazione e decadenza. Recensione di Antonella Spanò, Luglio 2025 su Culturalfemminile
“In questo bel romanzo, l’autrice ricostruisce la prima parte dell’esistenza avventurosa, spregiudicata e modaiola di Tamara de Lempicka, una ricostruzione in cui – per citare la stessa scrittrice – “arte e vita sono indissolubilmente legate”. La scelta di un racconto corale, tramite l’espediente dell’intervista ad amici e conoscenti, in cui il racconto è condotto attraverso il punto di vista di tante voci diverse, risulta originale e azzeccata, perché in linea con la personalità complessa e poliedrica dell’artista. Un bel romanzo, consigliato a chi ama la Storia, l’Arte e le biografie al femminile.” Libro del mese di giugno 2025. Recensione di Valentina Ferrari su Il Passaparoladeilibri
Art&Dossier Febbraio 2025, recensione a cura di Gloria Fossi.
“Tamara Gurwick-Górska era nata a Varsavia nel 1894; la data è oggi accertata, ma da bugiarda seriale qual era, la «diva d’acciaio», come recita il ben azzeccato titolo del romanzo, per tutta la vita falsificò i dati anagrafici (e non solo quelli), spacciandosi per molto più giovane e per altre cose che non era. Ha vissuto a
lungo, comunque, ed è morta a Cuernavaca in Messico nel 1980. Di Valentina Casarotto, storica dell’arte vicentina, oltre dieci anni fa recensimmo il romanzo storico Il segreto nello sguardo. Memorie di Rosalba Carriera prima pittrice d’Europa (Colla, Udine 2012), che vinse il premio Mario Soldati Narrativa 2012 e il premio Mario Luzi 2016. Quel libro ci lasciò incantati, per la scrittura affascinante e per la quantità di fonti storiche consultate. Anche il romanzo su Lempicka colpisce per un plot narrativo che si avvale dell’io narrante di Clare, ispirata a Clare Boothe Luce, illuminata giornalista e corrispondente di guerra, cui qui spetta il merito di sciogliere enigmi e malie della sfacciata protagonista. Non è un saggio di storia dell’arte ma è strettamente imparentato alla storia dell’arte, perché Tamara, non dimentichiamolo, era un’artista, e niente o quasi qui è stato inventato.”
Il 2025 inizia con un’intervista pubblicata sul blog Elena e Laura. Due sorelle e una stanza di libri. Domande a vasto raggio danno la possibilità di raccontare il dietro le quinte della scrittura. Al link trovate l’ intervista integrale
L’incontro di ottobre 2024 al Liceo Scalcerle di Padova si è concluso con una breve intervista, condotta e registrata da due studenti, e ora pubblicata al link Giornalino Liceo Scalcerle
L’autrice, pagina dopo pagina, ci catapulta nel mondo di Tamara de Lempicka, artista polacca che ha saputo ritrarre e fissare sulla tela con il suo pennello donne dalla figura sensuale e conturbante trasformandole in icone. Seduttrice, talentuosa, fu una delle artiste centrali del panorama dell’Art Decò di inizio Novecento. […]
La scrittrice prende per mano il lettore attraverso la figura di una giornalista investigatrice di New York, incaricata per conto dell’FBI di scoprire eventuali segreti di Tamara, sospettata di essere una spia al servizio dei russi, in un periodo storico in cui si profilava l’avvicinarsi del secondo conflitto mondiale. […]
“Ho amato da subito Tamara, ho studiato la sua vita, l’ho compresa e mi affascina portare alla luce quelle figure femminili che rappresentano l’emancipazione delle donne, figure che hanno seguito strade differenti e controcorrente rispetto al contesto in cui sono nate e cresciute – ci racconta la Professoressa Casarotto – queste donne dell’arte che approfondisco amo definirle “le mie figlie di carta” perché hanno avuto la forza di non arrendersi: questo è anche il messaggio che vorrei arrivasse dalle mie pagine, la meravigliosa e magica capacità delle donne di non desistere anche di fronte alle difficoltà più grandi”. (leggi l’articolo di Beatrice Ponzoni, Cremona sera, 29 settembre 2024)
Recensione di una lettrice: Sicuramente da consigliare
Un romanzo originale ed intrigante, che attraverso delle interviste a personaggi famosi, coevi di Tamara de Lempicka, fatte da una giornalista americana , inviata dalla Cia per scoprire eventuali prove di coinvolgimento della pittrice in operazioni di spionaggio, riescono a renderci un ritratto credibile dell’affascinante protagonista, personaggio non facile per le tante sfaccettature della sua complessa personalità. Il lavoro di approfondimento e di ricerca ,che sta alla base dell’opera, si intuisce da subito essere notevole e di grande serietà, ma la scrittura leggera ed elegante tolgono all’opera quella pesantezza, che a volte i romanzi storici hanno, restituendoci nel contempo l’immagine di una donna, icona del suo tempo, non gravata da giudizi e pregiudizi. (S.M., recensione su Feltrinelli IBS.it, 31 maggio 2024)
L’autrice si muove con naturalezza tra i due contesti: quello storico e quello biografico, rimettendo insieme le fila con intensa cura un vissuto intimo in cui è particolarmente complicato calarsi, soprattutto per il carattere inflessibile e freddo della protagonista.
Dopo averci raccontato della pittrice veneziana, Rosalba Carriera, con “Diva d’acciaio” Valentina Casarotto, persegue lo scopo di far venire alla luce e di portare l’arte femminile al grande pubblico.
Anche con “Diva d’Acciaio” c’è riuscita benissimo.
Una scrittura ponderata, con l’aiuto di una ricerca continua e profonda è riuscita a “disegnare” un’artista, Tamara de Lempicka, dal temperamento spigoloso, ma ricco di aspetti e sfumature: sorprendendo il lettore con la sua modernità, ricercata non soltanto nelle sue opere, ma anche in quell’algida bellezza che “riversa” in tutte le donne e uomini che ritrae: quella bellezza che attrae e respinge. In questo romanzo c’è un’incredibile lavoro di ricerca e di investigazione. (Leggi l’articolo di Raffaellina di Palma, Thriller storici e dintorni, 17 aprile 2024)
“Attraverso le vicende di Tamara de Lempicka e Clare Bryce, il romanzo esplora temi universali come il potere, la libertà, la bellezza, l’arte. (…) Con la consueta prosa raffinata di cui aveva già dato prova con il libro Il segreto nello sguardo, romanzo storico dedicato a un’altra grande pittrice (Rosalba Carriera), Valentina Casarotto cattura l’atmosfera vivida e sensuale della vita di Tamara de Lempicka trasportando il lettore in mondi di eleganza decadente, arte, passione: un viaggio, dunque, attraverso la vita e l’arte di una delle figure più affascinanti e complesse dell’arte del XX secolo.” (Finestre sull’arte, “Diva d’acciaio: il romanzo di Valentina Casarotto su Tamara de Lempicka, 15.04.2024“)
Valentina Casarotto che, non dimentichiamolo, oltre che scrittrice è, in primis, storica dell’arte, dottore di ricerca e docente al Liceo di Cittadella (Pd) [per i più curiosi è sufficiente accedere al suo sito internet cliccando su https://valentinacasarotto.blog/] supera i confini del virtuale costruendo un percorso narrativo strutturato su più livelli che vedono nel personaggio di Clare Bryce [su chi sia si vedano le Note conclusive del romanzo] il loro punto di contatto e di raccordo; anzi, di più, finendo per essere essa stessa punto di vista e rielaborazione di eventi passati, presenti e futuri. Il tutto facendo interagire personaggi realmente esistiti con altri frutto della accurata ricostruzione dell’Autrice [è sufficiente leggere le Note finali al libro, oltre al libro stesso, per rendersene conto]. In conclusione, per rispondere, dunque, alla domanda iniziale, ovvero chi fu Tamara de Lempicka, sovvengono le parole pronunciate a metà anni ’80 da un noto finanziere d’assalto, tale Gordon Gekko:
Il punto è, signore e signori, che l’avidità, non trovo una parola migliore, è valida.
L’avidità è giusta.
L’avidità funziona.
L’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo.
L’avidità, in tutte le sue forme, l’avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro ha improntato lo slancio in avanti di tutta l’umanità. (Beniamino Malavasi, Il Circolo Fozio,14.04.2024)
“Raccontare in un romanzo la storia di Tamara de Lempicka, dopo che sulla celebre artista polacca si è scritto di tutto e di più, è un’impresa già di per sé ardua. Farlo senza cadere nei cliché che si sono sprecati intorno alla pittrice-diva che ha infiammato la prima metà del XX secolo, lo è ancora di più. Ma con il suo Diva d’acciaio. Il caso Tamara de Lempicka, Valentina Casarotto c’è riuscita: attingendo alle fonti con il rigore e la certosina pazienza dello storico, non ha trascurato alcun dettaglio. Forte della sua passione e delle profonde conoscenze del mondo dell’arte, ha traslato in una storia avvincente la vita di un’artista sulla quale è già stato scritto tutto. E lo ha fatto in modo originale, con l’espediente della giornalista Clare Bryce – unica deviazione dalla verità storica – incaricata dall’onnipotente Hoover di scovare un dettaglio che confermasse la sua certezza che Tamara de Lempicka fosse una spia russa. Clare, dunque, percorre in lungo e in largo l’Europa sulle tracce dell’artista, incontrando e intervistando tanti personaggi che a vario titolo hanno incrociato la loro vita con quella della pittrice. Uno dopo l’altro escono dalla penna di Casarotto, in una narrazione senza sbavature, impreziosita da una raffinata ricerca linguistica affinché il registro rispetti l’eloquio dell’haute société del tempo.” Continua a lettere la recensione di Lina Senserini su Dianora Tinti “Letteratura… e dintorni”, 3.04.2024
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità conferisce il Terzo premio assoluto di Narrativa Edita.
Valentina Casarotto, insigne storica dell’arte, ricostruisce con sapiente e raffinata prosa la vicenda avventurosa della controversa e affascinante pittrice polacca Tamara de Lempicka. Il suo romanzo ci presenta, attraverso l’immaginifico espediente di un’indagine pseudo-giornalistica, un accurato affresco del ventennio che divide le due grandi guerre del Novecento attraverso l’esplorazione vivida e ricca di pathos dell’effervescente mondo artistico e letterario di quegli anni, arrivando a coinvolgere niente meno che il “Vate” italico Gabriele d’Annunzio. Un racconto avvincente e magistralmente documentato che svela le debolezze e l’indiscusso talento di una protagonista della pittura del secolo scorso.
Gennaio 2024: intervista sul sito “Il Club del Libro” al link La vita dell’artista Tamara De Lempicka nel romanzo “Diva D’acciaio”: intervista a Valentina Casarotto
Gennaio 2024: intervista sul sito “Arstorica” al link La vita di Tamara de Lempicka sotto forma di spy story.
Per mettere a fuoco la personalità di donna e di artista di Tamara De Lempicka (Varsavia 1894-Messico 1980), l’autrice del libro, Valentina Casarotto, storica dell’arte e scrittrice già esperta nell’indagare vite d’artiste vissute in secoli diversi, si è imbattuta in uno dei casi più intrigati e intriganti della storia dell’arte contemporanea. Tante sono ormai le biografie che riguardano Tamara, in particolare da quando la poliedrica diva-cantante Madonna ne è divenuta appassionata ammiratrice e collezionista di opere, che nel tempo ha prestato per esposizioni internazionali. Con un colpo da maestra, Valentina Casarotto ha ideato un romanzo la cui architettura le ha consentito da un lato di contestualizzare storicamente le tappe geografiche della sfuggente protagonista e dall’altro di seguire le affascinanti vicende della sua vita dai racconti di chi l’ha conosciuta. Ma non basta: perché oltre alla pittrice assume un ruolo da co-protagonista del romanzo la giornalista Clare Bryce che, per incarico del governo americano a ridosso dello scoppio della seconda guerra mondiale, ha il compito di indagare sull’artista, rendendo la vicenda ancora più ricca di pathos. La giornalista intervistando le tante figure che si sono intrecciate in vari momenti con la vita di Tamara scoprirà risvolti inquietanti ma anche umani di questa diva d’acciaio, sopravvissuta a drammatiche vicende storiche che ha saputo abilmente dominare. Seguiamo così, attraverso una scrittura accattivante, gli sviluppi del mito Tamara, dalla nascita all’epoca d’oro della sua fama internazionale, intessuti da una personalità decisa, camaleontica, opportunista, abile nel rincorrere il successo a qualunque costo e con ogni mezzo. Comunque su tutto emerge l’artista. Tamara impersonò la sua epoca come pochi, col suo stile inconfondibile nutrito a partire dai grandi maestri del Cinquecento italiano per giungere ai suoi contemporanei delle avanguardie dei primi del XX secolo. Tutto il bel mondo tra Europa e America, incantato dalla sua personalità scintillante e dalla sua bellezza, cadeva ai suoi piedi e lei li ritrasse tutti, donne e uomini, svelando attraverso una pittura sontuosa serica e forte al contempo la loro più segreta indole. (M.A. Spadaro, Architetta e Storica dell’arte, Palermo)
Tra i sei finalisti del Premio Fiuggi – Storia 2023 c’era la scrittrice vicentina Valentina Casarotto col romanzo storico “Diva d’acciaio. Il caso di Tamara de Lempicka”, Gaspari editore. [Dalla vita dell’artista …] Casarotto ne trae un romanzo che mette in luce sia il carattere ambizioso, eccentrico e spregiudicato, sia i vari contesti nei quali vive: dalla Russia zarista e poi rivoluzionaria da cui si allontana, all’Italia, alla Svizzera, a Parigi dove affinò il suo originale stile permeato della cultura dell’Art Déco e dove espose la sua prima mostra al Salon d’Automne. L’avvincente biografia si articola in diversi luoghi e si sviluppa attorno ad interviste che Clare Bryce -personaggio ispirato a Clare Boothe Luce, giornalista Usa – fa a personaggi che Tamara realmente incontrò: da Colette Weil a Gabriele d’Annunzio, del quale fu ospite al Vittoriale, ma di cui rifiutò i reiterati tentativi di seduzione. Dal romanzo emerge una potente e incisiva volontà di autonomia sia nella vita sia nell’arte che renderà Tamara de Lempicka attrattiva anche a collezionisti come la pop-star Madonna, oltre ad attori come Jack Nicholson e Barbra Streisand e a stilisti come Dolce e Gabbana. (G. Grossato, Giornale di Vicenza, 29.12.2023)
“Cosa succede se la penna brillante di una appassionata storica dell’arte incontra le vicende di una artista irresistibile? Nasce un romanzo che non si può posare sul comodino se non dopo averlo finito. Avevo amato questa autrice già col suo primo romanzo su Rosalba Carriera, ora sono tornata molto volentieri a farmi incantare da lei. Valentina Casarotto propone una spy story: la protagonista, la pittrice Tamara de Lempicka, alla vigilia del secondo conflitto mondiale vuole stabilirsi negli Stati Uniti, ma, sospettata di essere una spia russa, viene “controllata” dall’FBI, che mira a tracciarne un profilo psicologico attraverso una serie di interviste a coloro che l’hanno conosciuta e frequentata dall’infanzia agli anni della sua consacrazione artistica. Ne esce il ritratto di una donna determinata, fiera, ambiziosa perché consapevole del suo valore. Una incantatrice, capace di stregare l’Europa degli anni Venti, e di ammaliare in egual misura i lettori di oggi. Consigliatissimo!!!!!!!” (Erica, recensione su IBS)
“La pubblicazione dopo dieci anni dal precedente romanzo sulla pittrice veneziana Rosalba Carriera, del libro Diva d’acciaio che racconta di Tamara de Lempicka, prosegue l’intento della scrittrice di far emergere e di far conoscere l’arte femminile al grande pubblico. Una scrittura meditata che si è avvalsa di una costante ricerca per poter delineare un’artista dalla personalità sfaccettata, ricercata per le sue opere, ma anche per la sua bellezza. […]” Continua a leggere la recensione di Patrizia Lazzarin qui, su Fabula viva
“Un libro brillante uscito il 29 settembre 2023, composto di una rigorosa biografia romanzata, che narra alcuni episodi della vita della pittrice polacca Tamara de Lempicka (Varsavia, 1898 – Cuernavaca, 1980), una donna ribelle, eccentrica, piena di sé e quanto mai ritenuta una figura clamorosa nell’ambiente parigino dello stile dell’Art Decò degli anni Venti e Trenta. Valentina Casarotto con questo romanzo ha dato vita a qualcosa di innovativo, di estremamente unico, visto che è riuscita a illustrare la storia della pittrice utilizzando la tecnica dell’intervista. Un metodo sicuramente efficace per rendere partecipe il lettore, che rimane attratto dalle avvincenti e complesse vicissitudini di Tamara. […]”
Continua a leggere la recensione di Manuela Moschin qui, su Librarte.eu
“Non mi stancherò mai di sottolineare che Tamara de Lempicka è una Venere che nasconde l’acume di Minerva e lo spirito battagliero delle Furie antiche. Una donna così non lascia nulla al caso! Costruisce da sola il proprio mito, non permette a nessuno di raccontare la sua storia. Al contrario, casella ogni singolo tassello della propria immagine”. Una pittrice che ha segnato un’epoca, quella compresa negli anni Venti e Trenta del XX secolo, attraverso la definizione di uno stile capace di “miscelare, in modo spregiudicato, vecchio e nuovo, accademia e avanguardia”. La sua “modernità anticipatrice e visionaria” non è però sufficientemente esaustiva per delineare compiutamente la personalità dell’artista polacca di nascita e parigina di vissuto. Occorre, in questo, come in molti altri casi, provare a raccontarne la vicenda umana non solo artistica. L’occasione ci giunge da una penna appassionata ed esperta nel campo della storia dell’arte come Valentina Casarotto che in questo “Diva d’acciaio” ci conduce alla scoperta “della donna oltre all’artista”. Un obiettivo riuscito grazie alla curiosità della sua alter-ego letteraria, la giornalista Clare Bryce che compie un viaggio di conoscenza nell’Europa del biennio 1938-1939 che si avvicina drammaticamente al Secondo conflitto mondiale. Un percorso rischioso seppur appagante nel collegare le “tessere del mosaico di un’esistenza complessa e affascinante”. Le definizioni che Bryce raccoglie sono assolutamente variegate e possono essere paragonate ad un vero e proprio caleidoscopio di sensazioni. “Eccentrica, irrequieta, ambiziosa, sommariamente spregiudicata e cinica”: cifre distintive di de Lempicka che trae spunto dalle tragiche vicende personali, a cominciare dalla fuga da una Pietrogrado messa sotto scacco dalla Rivoluzione Russa. Esperienze che ne definiscono la personalità “forte e instancabile” e la costante capacità di “rivendicare con orgoglio scelte controcorrente”. Non sempre viene compreso il suo “spiccato senso di indipendenza e autonomia”, spesso e volentieri giudicato in maniera superficiale se non sprezzante dalle testimonianze raccolte. Il suo mantra “ottengo quello che voglio ad ogni costo”, invece, è rappresentazione efficace di una determinazione senza eguali.
La “costruzione del proprio mito”, senza compromessi al ribasso, le garantisce riconoscibilità nonostante la “precarietà del tempo” che mette in dubbio tutto e tutti. Tamara de Lempicka dimostra, con le sue scelte di vita, di essere una “artista nata per diventare personaggio”. Non narcisismo, quindi, ma esempio tangibile della possibilità che garantisce il guardare le situazioni con “occhi sempre nuovi”, di gestire le situazioni con lucidità e compiutezza di analisi. Di possedere, insomma, la giusta “presunzione di poter essere intoccata dalla Storia”, di “sentirsi invulnerabile”, di resistere, come i veri miti, “alla corruzione del tempo e alla transitorietà della vita”. (Corrado Ferrarese, Liberia Brivio, Aosta)
Le presentazioni
2024
- 13.12 Noale (VE), Palazzo della Loggia, ore 18.00
- 05.12 Piazzola sul Brenta (PD), Biblioteca “A. Mantegna”, ore 20.45
- 25.11 Thiene, Biblioteca civica, Circolo Pickwick, Gruppo LaAV, ore 20.45
- 16.11 Milano, Bookcity, Teatro Franco Parenti, ore 12.30, con Valeria Palumbo (caporedattore di Oggi)
- 12.11 Villaverla, Biblioteca civica, Rassegna viviAMOinbiblioteca, ore 20.30
- 07.11 Mira (VE), Villa dei Leoni, ore 17.30
- 30.10 Treviso, Musei Civici, Rassegna Incontri&racconti, ore 18.00
- 25.10 Arcugnano (VI), Sala Consiliare, Auser, ore 18.00
- 24.10 Padova, Biblioteca IIS Pietro Scalcerle, ore 17.30
- 05.10 Isola Dovarese (CR), Biblioteca civica, ore 18.30
- 04.10 Pojana Maggiore (VI), Villa Pojana, #IlVenetolegge2024, ore 20.45
- 11.09 Zugliano (VI), Autori in Villa Giusti Suman, ore 20.45
- 21.08 Tignale del Garda (BS), Festival GialloGarda, ore 21.00
- 19.06 Breganze, Biblioteca Civica – Parco di Villa Laverda, ore 20.45
- 18.06 Campolongo (VE), Biblioteca civica, ore 20.30
- 15.06 Legnago (VR), Biblioteca Bellinato, ore 17.30
- 14.06 Grisignano di Zocco, Biblioteca civica, ore 20.00
- 30.05 Sandrigo, Biblioteca civica, Oratorio Trissino, ore 20.30
- 18.05 San Vito al Tagliamento, Biblioteca Civica, ore 11.00
- 17.05 Udine, Casa Cavazzini, ore 17.30, modera Vania Gransinigh
- 16.05 Rosà, Biblioteca civica, ore 20.30
- 28.04 Montegrotto Terme (PD), Villa Draghi, ore 10.30
- 19.04 Lugo di Vicenza, Nuova Sala Civica, ore 20.30
- 11.04 Oderzo (PN), Biblioteca Civica Fondazione Oderzo Cultura, ore 20.30
- 04.04 Montecchio Precalcino, Sala Consiliare, ore 20.30
- 27.03 Monza (MB), Biblioteca Civica, ore 20.30
- 12.03 Padova, Libreria La forma del Libro, ore 18.00
- 11.03 Vicenza, Associazione Cultura Insieme
- 02.03 Cittadella (PD), Villa Rina, ore 20,30
- 01.03 Marostica, Biblioteca civica, ore 18.00
- 29.02 Orgiano, Palazzo dei Vicari, ore 20,30
- 08.02 Valdagno, Libreria Liberalibro, ore 20.30
- 25.01 San Giorgio in Bosco (PD), Sala O. Fallaci, ore 20.45
- 20.01 Rossano Veneto, Gruppo di lettura, ore 16.30
- 17.01 Udine, Libreria Moderna, ore 18.00
- 16.01 Pordenone, Biblioteca Civica, Sala Degan, ore 18.00
- 11.01 Vicenza, Libreria Galla, ore 18.00
2023
- 15.12 Cavarzere (VE), Università Popolare, ore 15,30
- 23.11 Verona, Società delle Belle Arti, ore 18,00
- 17.11 Lendinara (RO), Circolo Auser, ore 15,30
- 09.11 Lions Club Vicenza Palladio (evento privato)
- 08.11 Udine, Biblioteca Joppi, ore 18,00
- 25.10 Lonigo, Palazzo Pisani, Ass. Fidapa, ore 20,30
- 20.10 Monselice (PD), Biblioteca, Aperitivo con l’autore, ore 18,00
- 19.10 Galliera Veneta (PD), Circolo Auser, ore 15,30
- 18.10 Altavilla Vic.na, Circolo Auser, ore 15,30
- 14.10 Fontaniva (PD), Villa Borromeo, ore 17,00
- 29.09 Dueville, Centro Arnaldi, #IlVenetolegge2023, ore 18,30
