Venerdì 21 novembre 2025 ore 15.30
Lendinara (RO), Centro culturale Ex Pescheria, Università popolare
A metà dell’Ottocento, a Firenze, alcuni giovani artisti, dopo un viaggio a Parigi, iniziarono a teorizzare il superamento dell’accademismo neoclassico e romantico. Il loro intento era quello di andare oltre la pittura di storia, allora considerata l’unica vera arte.
Si riunivano al Caffè Michelangelo, dove disputavano animatamente d’arte e di politica. Convinti assertori dell’Unità d’Italia ancora da conquistare, erano decisi a proporre un rinnovamento artistico della pittura italiana nei temi e nelle tecniche. Giovanni Fattori assunse presto il ruolo di capofila, con una produzione intonata come un inno alla bellezza e alla dignità del mondo contadino; Silvestro Lega si distinse per il delicato e intimo racconto della vita quotidiana delle donne; Telemaco Signorini ritrasse la vita placida dei piccoli borghi e le condizioni inumane del lavoro o del carcere di quei tempi.
Molti altri si unirono a loro, da ogni parte d’Italia. La conferenza illustrerà vita e arte di questo gruppo di artisti spavaldi che sarebbe diventato noto con il nome di “Macchiaioli”, e avrebbe segnato un punto di svolta nell’arte italiana.
Un bel modo per celebrare il secondo centenario della nascita di Giovanni Fattori (1825-1908).
