“È il sole, i fiori al sole; le ragazze al sole; il nudo al sole… Se solo potessi riprodurli esattamente così come li vedo io, sarei soddisfatto. “
Queste le parole di Frederick Carl Frieseke (Owosso, 7 aprile 1874 – Le Mesnil-sur-Blangy, 28 agosto 1939), uno dei più celebri pittori impressionisti americani.

Rimasto orfano di madre in tenera età, passa la sua fanciullezza in Floria e grazie alla nonna inizia a coltivare il suo talento per l’arte. Pur avendo conseguito una formazione accademica presso Art Institute di Chicago, Frieseke amava definirsi un autodidatta, valutando grande importanza lo studio degli artisti considerati Maestri.

Nel 1898 si trasferisce in Francia, dove soggiornerà stabilmente alternando alcuni brevi ritorni in patria.
A Parigi s’iscrive all’Académie Julian ma è dopo il 1900 che cambia il suo stile e schiarisce la sua tavolozza sull’onda di un’adesione appassionata ai temi e allo stile impressionista.

Ammantate in kimoni di seta variopinta si aggirano nelle stanze delle case o riparate da parasole orientali siedono in giardino a conversare. Orgogliose, le sue donne esibiscono negli accessori il gusto per la moda giapponese degli inizi del Novecento.
Con la sua famiglia trascorre gli inverni a Parigi e le estati a Giverny, nella casa accanto a quella di Claude Monet.
Parlando dell’attenzione all’universo femminile e ai nudi nella sua produzione, in un’intervista Frieseke ammise:
“Nessun artista nella scuola impressionista mi ha influenzato tranne, forse, Renoir.”

La casa e il giardino di Giverny fanno da sfondo ai dipinti, in cui l’artista mette in posa anche sua moglie, Sadie.

Nei nudi squillanti di colori che esaltano la bellezza dei corpi femminili adagiati sulle rive del fiume Epte, circondati di fiori e con riverberi di luce screziati, Frieseke respira una libertà di dipingere straordinaria.
Diceva:
“Sono più libero qui (in Francia) che non ci sono le restrizioni puritane che prevalgono in America – qui posso dipingere il nudo fuori casa”.

Per la scelta di temi en-plain-air tipiche degli impressionisti e per i suoi “colori intensi, quasi arbitrari” che mostrano molti punti di contatto con il postimpressionismo, lo stile di Frieseke viene definito “Impressionismo decorativo ” per la luce “dolce e zuccherina” che pervade le sue tele.

Negli anni ‘20 Frieseke si trasferisce in una fattoria a Le Mesnil-sur-Blangy , in Normandia dove continua a dipingere en-plein-air. In questi anni riceve l’onorificenza di Cavaliere della Legione d’Onore Francese.

Nei suoi quadri Frieseke racconta i passatempi delle donne.
Riordinare e scegliere tra le collane è un modo per ricordare i luoghi esotici dell’acquisto o le persone che ce le hanno regalate. Ridona vita a pegni d’amori perduti o, se si è fortunati, regala un sorriso alla presenza al proprio fianco.

Abbandonata al riposo pomeridiano, Sadie guarda il sole che inonda il giardino ed entra in casa gioioso, a chiazze chiare, rendendo palpitante l’aria e la penombra. Il carosello dei colori del rivestimento della poltrona si placa nel candore perlaceo del vestito. I pensieri scorrono su fili di luce che s’impigliano sulle chiome degli alberi.

Nel 1915 il New York Times lo celebrava tra i maestri americani scrivendo:
“Il signor Frieseke dice l’ultima parola nello stile che era moderno prima che arrivassero i modernisti.”
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Frederick Carl Frieseke
