Tre capolavori a Vicenza – Caravaggio Van Dyck Sassolino


“Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa” meditava Seneca ammonendo sulla transitorietà del nostro passaggio sulla terra.

Il tempo e il suo incessante scorrere è il tema focale dell’evento in corso in Basilica Palladiana a Vicenza – “Caravaggio Van Dyck Sassolino – Tre capolavori a Vicenza” – , che si può collocare nella categoria degli “ospiti illustri” che vengono esposti in un luogo cittadino simbolo, come occasione colta per celebrare il Natale. Voluto dal sindaco Giacomo Possamai come omaggio a Vicenza, la mostra, come racconta Guido Beltramini, uno dei curatori, è stata una corsa contro il tempo, perché sono stati sei mesi di lavoro intenso per elaborare tutto il progetto culturale.

Tante le considerazioni che sorgono durante la visita, che consigliamo di vivere con tempi distesi che permettano di assaporare il dialogo tra le tre opere, tutte tese in una tenzone tra contrasti e contrapposti: antico e moderno, tecnica e tecnologia, natura e artificio, ecc.
I confronti generano un duello suggestivo ed efficace, anche per i non addetti ai lavori. All’ingresso si viene catturati dall’ipnotico disco rosso di Sassolino e sullo sfondo del salone brillano accostati i due capolavori antichi.

Continua la lettura della recensione sull’Eco Vicentino al link Tre capolavori in Basilica, uno spazio magnifico per le allegorie del Tempo


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