Difficile scegliere un solo epiteto per Tina Modotti, “la più nota fotografa sconosciuta del XX secolo” (Sarah H. Lowe). Fino al 28 gennaio 2024, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, propone a Palazzo Roverella di Rovigo l’imperdibile esposizione “Tina Modotti. L’opera”.
Indomita e coraggiosa, Tina Modotti ha vissuto una vita dentro e al contempo ai limiti della Storia. Romanzi e ricostruzioni hanno consegnato ad un pubblico vasto la sua immagine di femme fatale. Una biografia densa e ingombrante che, inspiegabilmente, ha adombrato – anziché esaltare – il suo talento di fotografa.
Figlia di migranti, agli inizi del ’900 da Udine approda in America, a San Francisco. Hollywood si accorge subito di quella sartina italiana, bella e incantatrice, che presto diviene attrice teatrale e cinematografica. Dopo il matrimonio con il pittore “Robo” rimane presto vedova; un soggiorno in Messico con il nuovo compagno, il celebre fotografo Edward Weston, le cambia la vita.
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