Le gioie della mondanità


A teatro o al caffè, durante un picnic o all’ippodromo: la ricerca della felicità nei riti sociali della Belle Époque attraverso le opere di Zandomeneghi, De Nittis e Tissot.


La Belle Époque fu un’epoca contrassegnata da un senso gioioso verso la vita, da una serenità diffusa e dall’illusione di una sicurezza duratura. È nel secondo Ottocento che si codifica il concetto di tempo libero, tempo da dedicare allo svago, alla ricerca della gioia e del divertimento. Federico Zandomeneghi, Giuseppe De Nittis e James Tissot sono stati tutti protagonisti della scena artistica parigina e londinese dell’ultimo quarto dell’Ottocento e ciascuno con la propria cifra stilistica ha descritto magistralmente l’atmosfera di quella “dolce vita”. I protagonisti dei loro dipinti sono persone ordinarie che si sentono straordinarie nelle normali attività sociali. Sui volti sono dipinti istanti di felicità, sensazioni fuggevoli come il desiderio di realizzarle.

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