Mercoledì 24 novembre 2021 ore 20.30
Auditorium Vighesso, Via Roma 41
Tombolo (PD)
Raffaello è considerato il simbolo di un’epoca che nutrì la speranza di far rivivere il mito dell’arte classica. Figlio di un pittore, rimasto orfano presto, andò a bottega da Perugino e frequentò di Federico e Guidobaldo da Montefeltro.
Bruciando le tappe e sopravanzando il proprio maestro, Raffaello arrivò a Firenze per inserirsi nella difficile lotta per le commissioni artistiche tra Leonardo e Michelangelo. E infine, giungendo nella città eterna, consacrò la sua arte nella ricostruzione della nuova Roma papalina di Giulio II e Leone X. Esempio di misura e grazia, nell’arte di Raffaello si riflette quel meraviglioso periodo che ha fatto del Rinascimento della bellezza il proprio principio ispiratore.
“Quanto largo e benigno si dimostri talora il cielo nell’accumulare in una persona sola l’infinite ricchezze de’ suoi tesori e tutte quelle grazie e’ più rari doni che in lungo spazio di tempo suol compartire fra molti individui, chiaramente poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbino.”(G. Vasari, Le vite, 1568)
Organizzazione: Circolo Auser Tombolo
