Accrescimento patrimoniale, alleanza politica, scalata sociale: a questo mirava il contratto matrimoniale nell’età moderna, mentre l’Amore, declamato dai poeti e cantato dai musici, non era considerato fondamentale nell’unione coniugale. Spesso i futuri sposi non si conoscevano nemmeno prima del matrimonio e, anche dopo le nozze, pur condividendo il talamo ed essendo sottoposti all’obbligo di generare una discendenza “sana e forte”, avrebbero condotto vite sentimentali parallele, sfacciate nel caso degli uomini, clandestine nel caso delle donne.
Per saperne di più leggi l’articolo pubblicato nell’ “Aula di Lettere di Zanichelli”.
Amori degli dei e storie degli uomini nella pittura del Rinascimento veneto
